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ARIANO IRPINO (AV) - Tre artistici manufatti in ceramica arianese, provenienti da collezioni private, sono state donate dall'assessore alle attività produttive , Manfredi D'Amato, al museo di Ariano Irpino. Si tratta di una lucerna a forma muliebre, a doppia faccia, di cui una sorridente e l'altra piangente, risalente al primo Ottocento, di una fiasca da pellegrino, anch'essa risalente al primo Ottocento, che si fa apprezzare per le raffigurazioni classicheggianti e di un piatto. Il terzo pezzo di ceramica è sicuramente quello più interessante. 

Un piatto compendiario del secolo VXII, decorato, con nel tondo interno il busto di una donna."Il primo studioso - sostiene Ottavio D'Antuono, responsabile del museo della ceramica - che utilizzò il termine compediario, per indicare un particolare stile della maiolica, fu Ballardini che fece suo un termine usato dagli archeologi per definire un tipo di pittura romana della fine del I secolo d. C. Questa espressione pittorica, fiorita a partire dal 1500, nell'Italia centro-meridionale, è uno stile riassuntivo, tecnicamente eseguito con rapide pennellate che portano a raffigurazioni essenziali e stilizzate, generalmente ottenute utilizzando non più di tre colori, soprattutto il giallo, il blu e l'ocra". Con questi pezzi il museo arianese recupera ancora una parte significativa della sua originaria produzione.