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Back Sei qui: Home Attualità Tutte le Notizie Campania Rifiuti. Vento sul fuoco della secessione. Il pensiero di Carbone

Rifiuti. Vento sul fuoco della secessione. Il pensiero di Carbone

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TAURASI (AV) - "La Regione Campania risolve risolve l'emergenza rifiuti !? - è la domanda retorica che si pone Antonio Panzone dell'associazione Taurasia -. Una politica egoistica, mirata piuttosto a farvi togliere le castagne dal fuoco a discapito di altri, è la favola del lupo e l'agnello, che relega i paesi dell'Irpinia a immondezzaio del Napoletano. Salviamo l'etica e l'estetica. Un plauso al Consiglio regionale, che incapace di risolvere il problema, lo scarica sulla pelle degli altri . E' un nobile segno di civiltà e di rispetto per le genti. Non sarebbe stato più corretto

far trasferire in Irpinia delle brave persone di Napoli, ma non la monnezza? E, se riflettiamo sulla storia molto equivoca, legata alle eco balle, che tipo di spazzatura ci sarà preservata? Che significa fare parte della regione Campania, cari signori, significa che noi dovremo subire la stessa sorte del Casertano? In Irpinia ci siamo stancati di pagare per Napoli. Che aspettiamo a pensare ad una regione senza il Napoletano?.
Gloria a questo nuovo Governatore e al Consiglio regionale per la felice soluzione del problema. Gloria a voi per la Sanità, per la quale pure è stata penalizzata l'Irpinia, per sorella "acqua irpina", che serve Napoli e la Puglia, per la ferrovia Avellino-Rocchetta, che è stata chiusa, abbandonando la tratta alle spine. . .!? Ci volete dire quali sono i vantaggi dell'Irpinia di fare parte di questa Regione? O che non sia il caso di avviare una class action per tutti i danni che il Napolicentrismo ci sta causando?
Anche i Borboni, con i quali i nostri antenati, si dice, siano stati bene, sicuramente alla stessa maniera di come stiamo bene oggi con questa strana democrazia, i Borboni, dicevo, concentrarono a Napoli e dintorni tutti i loro sforzi e sfoggi; chiamarono gli Irpini , briganti-contadini, solo quando ci fu bisogno di lottare per fare fronte ai loro problemi. Il rapporto è stato: l'Irpinia stava a Napoli, così come oggi il Nord sta al Sud.
Ma centriamo un poco l'attenzione sulla ferrovia Avellino-Rocchetta S.A.: se questa ferrovia fosse collegata con opportune coincidenze a Foggia e a Potenza, se i paesi lungo la tratta fossero collegati alle stazioni dei paesi irpini, confortati da opportuni parcheggi, se Avellino, capoluogo di provincia, fosse collegata con Salerno, Benevento e Napoli e con le relative Università, sicuramente anche il nostro capoluogo di provincia ne guadagnerebbe dal punto di vista commerciale e industriale; potrebbe diventare un punto nodale rilevante, si eviterebbe il traffico e lo smog in città e nella periferia, si creerebbero di sicuro posti di lavoro e, per conseguenza, si occuperebbero in loco più energie giovani. Invece l'Irpinia è diventata la terra deposito dell'immondizia napoletana e basta.
L'unica triste e ingiusta novità per noi è data dalle tasse. Tasse per quali servizi?
E allora si cerchi di assumere iniziative non di trasferimento della spazzatura da una stanza all'altra dell'appartamento, bensì costruendo "depuratori" nel vostro ambiente, Napoli e provincia, e per la vostra munnezza; noi penseremo alla nostra seguendo analoghi criteri. La differenziata, se fatta bene, offrirà anche posti di lavoro. E Napoli ne ha bisogno di lavoro, così come noi. C'è un paese in provincia di Lucca, Capannori, rivolgetevi all'assessore Ciacci –www.ciaccimagazine.org- se c'è la volontà, sicuramente vi potrà aiutare a risolvere il vostro mai affrontato problema. Per l'Irpinia, considerato che è assolutamente deleterio il rapporto con Napoli, ritenendo inoltre che una realtà deve mirare allo sviluppo e non stare di continuo a parare colpi sinistri, la sua crescita dovrà avvenire organizzando una nuova regione che assomma realtà simili alla nostra, come Salerno e Benevento".
Prof. Antonio Panzone presidente Associazione Culturale Taurasia