Abbonamenti residenziali per partite nei locali pubblici. 15 denunce
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- Pubblicato Venerdì, 04 Marzo 2011 15:38
- Scritto da Redazione
E proprio in considerazione del maggior costo degli abbonamenti che consentono di decodificare tramite smart card e trasmettere liberamente i programmi televisivi, può talvolta capitare che taluni titolari di locali pubblici siano indotti ad utilizzare presso il proprio esercizio commerciale smart card concesse invece in virtù di un abbonamento riservato che invece consente unicamente la visone privata dell'evento.
L'operazione SMART CARD è scattata nell'ultimo fine settimana, in concomitanza con il fischio d'inizio dell'anticipo di serie A in programma sabato 26 febbraio, e si è poi protratta nelle successive giornate di domenica 27 e lunedì 28.
Nella circostanza sono stati impegnati gli uomini della Compagnia di Avellino (agli ordini del capitano Salvatore Serra) e della Tenenza di Baiano (diretti dal maresciallo aiutante Marcello Daniele) che, con riferimento alla verifica degli abbonamenti dei singoli esercenti commerciali, hanno potuto beneficiare della collaborazione di due funzionari delle società che, per conto delle due principali PAY TV, hanno il compito di controllare la corrispondenza tra tipologia di abbonamento e smart card concessa per la decodifica e la diffusione dei programmi.
Una vera e propria mappatura sul territorio degli esercizi commerciali dove solitamente vengono trasmesse le partite di calcio, operata dalle fiamme gialle nei giorni antecedenti l'operazione, ha consentito di effettuare controlli nei comuni di Avellino, Atripalda, Monteforte Irpino, Baiano, Sperone, Quadrelle e Mugnano del Cardinale: nei tre giorni di svolgimento delle partite dell'ultima giornata di campionato sono stati complessivamente effettuati controlli in 30 locali con l'individuazione di ben 15 esercenti che per trasmettere le partite nel proprio locale utilizzavano un abbonamento di tipo residenziale.
La condotta constatata integra la fattispecie penale di cui 171 ter (lettera "e") della legge nr. 633/1941 motivo per cui i 15 responsabili sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, con contestuale sequestro dei 15 decoder (con relativa smart card) utilizzati. Nel corso dei controlli sono state altresì rilevate 8 mancate corresponsioni del canone di abbonamento RAI per l'anno 2011, con conseguente sanzione ai sensi del decreto legislativo nr. 473/1997 e segnalazione all'Agenzia delle Entrate (Ufficio SAT) di Torino.