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Back Sei qui: Home Territori Tutte le Notizie Miscano Attualità Montecalvo. Vertenza dipendenti. CGIL condannata al pagamento delle spese

Montecalvo. Vertenza dipendenti. CGIL condannata al pagamento delle spese

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Montecalvo Irpino (AV) - E' stato pubblicato il provvedimento del Giudice del Lavoro di Ariano sul ricorso promosso dalla CGIL contro la procedura di messa in disponibilità di 12 dipendenti. La CGIL sosteneva che il Comune non avrebbe rimosso la delibera di approvazione del bilancio riequilibrato. "L'assunto non è condivisibile - scrive il Giudice -. L'approvazione del bilancio è atto espressivo dell'autonomia dell'ente locale e non conseguenza pregiudizievole ne in via diretta ne indiretta degli interessi e delle prerogative del sindacato

che con la presente procedura è stato correttamemente edotto previamente della necessità di rideterminazione e in ossequio alle forme previste". In più non è possibile che "l'ipotesi di bilancio riequilibrato possa ritenersi diretta conseguenza o presupposto della rideterminazione della pianta organica. Del resto la natura ipotetica della delibera in parola è espressiva e sintomatica della necessità che la stessa trovi conferma negli adempimenti ulteriori e successivi previsti nell'ipotesi di dichiarazione dello stato di dissesto. La procedura di consultazione può trovare ingresso a richiesta dell'organizzazione sindacale, come nel caso di specie, prescinde dalla delibera di ipotesi di bilancio, potendo la consultazione avere esiti differenti a seconda delle decisioni prese dalle perti sociali, e pertanto a nulla rileva che l'ente resistente abbia tenuto in essere la delibera di bilancio a suo tempo presa". Il Giudice dà risposta anche sulla reintegra del lavoratore Cristino in una mansione diversa rispetto a quelle precedenti la messa in disponibilità. Anche qui non si ravvisa un'attività antisindacale. "La doglianza genericamente articolata di illegittimità dei criteri di selezione del personale da porre in mobilità nemmeno appare cogliere nel segno - continua il giudice -, in primo luogo stante la genericità della stessa e considerato poi che il Comune ha controdedotto ed argomentato rispetto ai criteri di scelta, spetto ai quali non è dato rilevare i profili invalidanti. Alcun rilievo è poi attribuibile, rispetto all'oggetto del contendere, alla rilevata scorrettezza del comune che avrebbe denegato alla dipendente Lo Casale la collocazione in comando, potendo al più tale condotta rilevare sotto profili differenti ed altri rispetto alla materia sottoposta al vaglio giudiziale". In più il giudice ha condannato "la parte ricorrente CGIL_FP Provincia di Avellino al pagamento in favore dell'amministrazione resistente di spese e competenze di lite, che liquida in € 800,00 per diritti, € 800,00 per onorari, oltre accessori di legge". 

Il documento integrale