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Back Sei qui: Home Attualità Tutte le Notizie Campania Teatro. Al Gesualdo Rocco Papaleo porta l'omaggio a EduardoDe Filippo

Teatro. Al Gesualdo Rocco Papaleo porta l'omaggio a EduardoDe Filippo

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Avellino - Dopo lo strepitoso successo di Massimo Ranieri, nelle due serate di concerto siglato da un calorosissimo sold out, un altro appuntamento è in arrivo al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino, con la rassegna "Tradizione e Comici". Sabato 26 (alle 21) e domenica 27 febbraio (alle 18,30) al Comunale arriva Eduardo: più unico che raro! l'atteso spettacolo con Rocco Papaleo che sta riscuotendo grande successo sui palcoscenici di tutta Italia con un omaggio al grande Eduardo, 

attraverso quattro dei suoi più straordinari atti unici.

Lo spettacolo – prodotto da Gli Ipocriti – è tratto da quattro atti unici di Eduardo De Filippo "'Pericolosamente", "Occhiali neri", "Sik Sik l' artefice magico", "La voce del padrone"? - ed è interpretato da Rocco Papaleo affiancato da una nutrita compagnia di attori diretta da Giancarlo Sepe: Giovanni Esposito, Pino Tufillaro, Elisabetta D'acunzo, Angela De Matteo, Antonio Marfella, Giampiero Schiano, Antonio Spadaio, Simone Spirito.
"Dopo il successo di Massimo Ranieri, siglato da un doppio sold out per un totale di 2600 ospiti, ritornano gli appuntamenti della rassegna Tradizione e Comici – spiega il presidente del Cda del Teatro Carlo Gesualdo, Luca Cipriano -. Una rassegna dedicata alla comicità della migliore tradizione, realizzata in sinergia con il Teatro Pubblico Campano, per divertire il nostro pubblico, assicurando una programmazione di qualità dedicata alla commedia, premiata da un pubblico sempre più numeroso".
Eduardo: più unico che raro! è un insieme di atti unici di Eduardo De Filippo scelti dal regista Giancarlo Sepe che avvicina, mostrandone limiti e similitudini, personaggi di atti diversi che presentano insolite affinità. Il protagonista di Occhiali neri (1945), Mario Spelta, tornato cieco dalla guerra, decide di sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico dal cui esito potrà dipendere non solo il suo futuro, ma anche la felicità di Assunta, la sua fidanzata, viene accostato ad Arturo e al suo amico Vincenzo, protagonisti di Filosoficamente (1928) l'uno cieco e l'altro fortemente miope, che a casa di Gaetano Piscopo, impiegato di modeste condizioni economiche, chiedono la mano delle figlie Margherita e Maria di cui si dicono follemente innamorati. In questo spettacolo sono rappresentati per intero solo alcuni atti mentre di altri ne vengono realizzate alcune scene. Una minuzia di personaggi si dibattono in spazi angusti, depositari di umori a volte fugaci, surreali, focosi e poetici. Persone che s'incontrano, si parlano addosso, si amano e si spiano, cantano e si disperano.