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Back Sei qui: Home Città Tutte le Notizie Ariano Irpino Politica Amministrative. Rauzzino corre per il PD a Paternopoli

Amministrative. Rauzzino corre per il PD a Paternopoli

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PATERNOPOLI (AV) - L'Assemblea del Partito Democratico ha votato un documento, proposto dal segretario di Andrea Forgione e da Antonio Petruzzo, in cui viene accolta la proposta di Rauzzino alla carica di  sindaco. Si va dunque verso una lista di centrosinistra capeggiata dal consigliere comunale uscente. 

Dunque, il PD scioglie le riserve e ufficializza la candidatura a sindaco di Antonio Rauzzino che accetta, con onore e umiltà, mettendola a disposizione della coalizione denominata "Grande Alleanza per Paternopoli". Con questa scelta, quindi, anche il PD rende ufficiale la propria candidatura che si va ad unire a quella del cavaliere Antonio Morsa per il PDL e a quella del geometra Salvatore Cogliano per FLI. Tuttavia, è bene chiarire agli alleati che la candidatura di Antonio Rauzzino non deve essere percepita come una imposizione o una fuga in avanti, bensì come una risorsa che il PD mette a disposizione dell'ampia coalizione che si sta formando. D'altronde, il PD conferma la scelta fatta e sottoscritta il 24 ottobre di giungere, con un metodo democratico e condiviso, all'indicazione del leader della coalizione. Nella stessa riunione di domenica è stata accolta poi con favore la disponibilità alla ricandidatura, con un ruolo di prestigio, della nostra capogruppo in consiglio comunale, dottoressa Annarita Colantuono. Inoltre, in assemblea è stato anche discusso il comunicato stampa dell'UDC paternese che pone una pregiudiziale intollerabile sul Partito democratico. Ma, dalla discussione, tenutasi nel circolo PD, è emersa la convinzione che in politica chi chiude pregiudizialmente al confronto, come ha fatto l'UDC, perde sempre la sua partita. Evidentemente, l'UDC non si è accorta che la sua pregiudiziale verso il PD è un peccato di presunzione che taglia, come una sega, il ramo su cui è seduta. Inoltre, l'UDC paternese è destinata a perdere le prossime elezioni amministrative anche perché sta facendo errori clamorosi: in primis, perché ha demolito la ricandidatura del suo sindaco Duilio Raffaele Barbieri, che a detta di un dirigente locale dell'UDC è considerato politicamente "carne morta", poi, perché sottotraccia, nottetempo ed a scavallo, con la mediazione dell'assessore provinciale Peppino Solimene, si è accordata con la dottoressa Luisa Di Blasi che nel frattempo aveva messo in campo un progetto alternativo all'UDC che doveva essere capeggiato dall'amico dottor Massimo De Silverio. In paese i dettagli dell'accordo UDC - Di Blasi sono noti a tutti e possono essere sintetizzati in tre punti. Primo, la dottoressa Luisa Di Blasi sarà il candidato sindaco a condizione che si rechi a Nusco per l'investitura ufficiale; secondo, il PD è escluso pregiudizialmente da questo accordo; terzo, in lista non dovrà trovare spazio il sindaco uscente Duilio Raffaele Barbieri. L'accordo UDC - Di Blasi inoltre prevede il coinvolgimento di PDL e FLI ma il loro ruolo dovrebbe limitarsi a quello di incollatori di manifesti o di comparse utili alla causa. Peccato, perché noi democratici, invece, pensiamo che l'intelligenza e la capacità degli amici di PDL e FLI non potrà essere mortificata fino a questo punto. D'altronde, riteniamo che il progetto di "Grande Alleanza", oltre a dare pari dignità a tutti gli alleati politici, è una straordinaria occasione per Paternopoli perché finalmente rompe con la vecchia logica del civismo regressivo, dando piena legittimità ai partiti politici, rende tutti protagonisti, attraverso un processo democratico che favorisce la partecipazione dei cittadini e riconsegna nelle mani dei paternesi il loro destino, sottraendolo ai capricci della satrapia di Nusco. Dunque, oggi, a Paternopoli, la sfida vera è fra innovatori e conservatori. Noi democratici, con il progetto di "Grande Alleanza" vogliamo cambiare, innovare e ridare speranza a questo territorio; i demitiani, al contrario, pur di conservare il potere, non si fanno scrupoli e praticano ogni sorta di trasformismo politico a scapito degli interessi della collettività paternese.