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Back Sei qui: Home Politica Tutte le Notizie Italia Iannaccone: Fini ormai stampella della sinistra

Iannaccone: Fini ormai stampella della sinistra

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ROMA - "E ora in Parlamento per discutere la crisi" è l'opinione di Arturo Iannaccone, "E' evidente che non basta un comizietto in Umbria - è lo sferzante commento parlamentare irpino, leader di Noi Sud e sostenitore del Governo Berlusconi -. Il Presidente della Camera lo dovrebbe sapere bene". Si moltiplicano le reazioni dopo il comizio di Gianfranco Fini 

che, di fatto, sembra avviare l'Italia verso una crisi di Governo. Iannacconte commenta anche la legge elettorale. "E' sufficiente questa legge aggiungendo le preferenze - dice - del resto già previste per le elezioni europee, regionali e comunali. Perché Fini non le vuole? Con i collegi uninominali tutto rimarrebbe nelle mani della nomenklatura dei partiti. Casini mi disse che occorreva una legge che ci consente di mandare in Parlamento i più fedeli altrimenti con la vittoria del centreosinistra, cosa che avvenne nel 2006, perderemo i deputati una ad uno. E Fini diede ordine ai suoi di bocciare l'emendamento che prevedeva l'introduzione della preferenza nell'attuale legge elettorale. E' evidente che se non si vuole lasciare il Paese in balia delle onde occorre confermare il premio di maggioranza, anzi introdurlo anche al Senato su base nazionale e consentire all'elettore di scegliere con un solo voto la coalizione, il Presidente del Consiglio e il parlamentare". La frattura nel centrodestra è sempre più profonda e Iannaccone lo conferma. "Fini è il grimaldello della sinistra come astutamente ha spiegato D'alema - conclude il segretario di Noi Sud -. E la cosa ci riguarda. Solo gli stolti possono immaginare che il discorso di Fini sia a favore del centro destra".