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VENEZIA - La Campania si conferma la regione con il maggiore tasso di disoccupazione: siamo oltre il 20% tra disoccupati e sfiduciati. Lo ha rilevato la Cgia di Mestre secondo la quale in Campania, la disoccupazione reale e' al 20,1% (5,8 punti in piu' rispetto al dato Istat), in Puglia al 17,5% (+4), in Calabria al 17,3% (+5,7) e in Sicilia al 16,8% (+1,8).

Un dato preoccupate che è sopratutto in crescita. Evidentemente a nulla sono servite le politiche di incentivazione del lavoro, come quelle per la creazione d'impresa. C'è qualcosa che non funziona. Nel Sud il dato medio si attesta al 17,2%. A livello nazionale, invece, si colloca al 10,2%: quasi 2 punti in piu' sull'Istat. Cosa rende il sud così ostico per il lavoro?. Negli ultimi anni gli incentivi alle imprese, con il fine di creare occupazione, sono stati erogati sotto diverse forme, ma il quadro non cambia, anzi peggiora. L'Italia, purtroppo, è un Paese fasullo. Gli incentivi spesso, finiscono in fatturazioni false per evitare la quota a carico degli imprenditori. Le imprese sane e non finanziate, invece, subiscono la concorrenza sleale di chi ha usufruito di contributi statali ed europei che, non avendo acquistato i mezzi ed i macchinari con soldi propri o derivanti da mutui, possono permettersi di fare prezzi più bassi. Il risultato è un crollo dei prezzi di mercato che spinge fuori le aziende sane e salvaguarda le assistite che, spesso e volentieri sottopagano i propri dipendenti, anche se sulla carta è tutto regolare. Quanto potrà andare avanti questa storia?