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Napoli - con il passare delle ore emergono nuovi particolari sulla vicenda degli otto poliziotti arrestati a Secondigliano, il quartiere definito il supermarket della droga, teatro negli anni scorsi della sanguinosa lotta tra gli sciscionisti ed il clan Di Lauro. Secondo quanto riporta Irpinianews tra gli otto poliziotti ce ne sarebbe uno originario di Ariano Irpino. 

Gli agenti della squadra di polizia Giudiziaria sono finiti nelle maglie degli inquirenti per una serie di reati che avrebbero commesso nell'esercizio delle loro funzioni. In sostanza gli otto, in più occasioni, avrebbero omesso di consegnare tutta la droga e tutto il denaro sequestrati durante delle operazioni di Polizia. Il denaro sarebbe stato diviso tra i poliziotti, mentre gli stupefacenti in parte sono serviti come merce di scambio con degli informatori, in parte sarebbero stati consumati da alcuni del squadra ed in parte rivenduti sul mercato napoletano della droga. Gli episodi al vaglio degli inquirenti sarebbero almeno 3 in cui si sarebbe stata l'appropriazione indebita di circa 15.000 euro e mezzo chilogrammo di droga. Secondo quanto ricostruito, gli arrestati venivano indotti a firmare dei verbali di sequestro falsi. Venivano falsificate anche le trascrizioni delle intercettazioni ambientali, dalle quali venivano tolte le parti che potevano compromettere gli otto agenti infedeli. I fatti sono stati scoperti anche grazie alle dichiarazioni di alcuni degli arrestati.