• Irpino.It
  • Home
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Città
  • Territori
  • Sport
  • Multimedia
  • Speciali

Ven05032024

Last updateVen, 15 Gen 2016 10pm

Font Size

SCREEN

Profile

Layout

Menu Style

Cpanel

Feed

Back Sei qui: Home Città Tutte le Notizie Ariano Irpino Politica Procopio (PD) contro Santoro: è un trasformista

Procopio (PD) contro Santoro: è un trasformista

fabrizio_procopio_PD_185x115

Ariano - "E' incredibile come un'operazione di trasformismo possa trasformarsi in pochi mesi in una mistificazione di buona politica – è un Fabrizio Procopio a tutto campo quello che commenta le dichiarazioni di Pasqualino Santoro-. Leggo in un articolo che l'installazione delle altalene nella villa comunale è una risposta di civiltà

a chi derideva un anno fa Pasqualino Santoro come il candidato dell'altalena. Io all'epoca gestivo e coordinavo l'intera campagna elettorale al primo turno del candidato Bevere alle elezioni comunali in qualità di mandatario. Quella campagna elettorale la ricordo minuto per minuto"
Che c'entra la campagna elettorale?
"Santoro appoggiava Bevere. Ricordo perfettamente coloro i quali deridevano dal palco il consigliere Pasqualino Santoro durante la campagna elettorale per il ballottaggio.
Erano le stesse persone con cui oggi Santoro siede in consiglio e con cui assiste soddisfatto all'installazione delle 4 altalene in villa. Un ricordo su tutti: dopo lo spoglio del ballottaggio i sostenitori del candidato Mainiero, per il quale oggi Santoro alza la mano in consiglio, ebbero la geniale idea di montare in piazza 3 fantocci appesi a tre altalene. Erano la rappresentazione di Santoro, Peluso e Bevere. Oltre al cattivo gusto dell'iniziativa, quello spettacolo, guardato con disgusto da me e Gaetano Bevere che con grande dignità attraversavamo a testa alta lentamente Piazza Plebiscito, anticipava tutta la bassezza di questa amministrazione che in questo anno ci ha saputo raccontare di cosa è capace: 4 altalene. Cosa diranno ai propri elettori adesso questi esponenti di destra visto che da qualche mese il deriso Santoro se lo sono messo in casa, e lo hanno fatto addirittura capogruppo del partito che lo derideva? Monteranno 4 altalene anche in consiglio comunale passandolo per una risposta di civiltà?"
Sì ma queste sono schermaglie da campagna elettorale.
"Non è trascorso neanche un anno dai quei tre fantocci in piazza, e la politica del trasformismo, di chi è abituato a intendere la politica come esclusivo esercizio delle poltrone scalpitando all'idea di farsi un'altra legislatura all'opposizione, ha ridotto il nostro consiglio comunale dalle grandi memorie democratiche, in un Politburo, una maggioranza di 17 su 20, dove quasi tutti sgomitano e ringhiano per prendere parte alla grande orgia del potere: qualche assessorato e poco più. Questi sono i politici votati dagli Arianesi. Non ho alcun timore a far critica al popolo"
Ma la politica non dovrebbe essere altro?
"Sì ma intanto la città continua a sprofondare, i giovani continuano a emigrare, il centro storico sempre più desertico e questa estate arianese che attira meno turisti di una discarica.
A sentire gli esponenti di questa maggioranza parlare per strada sembrano tutti intellettuali critici e feroci oppositori di Zecchino e dello zecchinismo. Quando poi si trovano in consiglio diventano tutti docili soldatini di piombo con il braccio teso a votare il bilancio. Che tristezza, una città come questa poteva diventare un centro di eccellenza e di attrazione per qualità della vita. I forestieri fino 15 anni fa venivano ad Ariano. Oggi sono gli Arianesi a subire la mortificazione di spostarsi per poter vedere un cinema o per un po' di vita notturna nel fine settimana, iniziative culturali, artistiche e intellettuali, per non parlare di lavoro, occupazione e sviluppo. Non basterebbe un libro intero a raccontare lo scempio"
E il PD, cosa fa?
"Non il PD, ma l'opposizione intera ad Ariano Irpino non ha neanche i numeri di garanzia (quattro) per poter convocare un consiglio comunale come Madonna Democrazia prevederebbe.
E' necessario dare a questo nostro partito un nuovo impulso, che passi anche per persone nuove, per le ragazze e i ragazzi che timidamente si affacciano. Anche se poi il problema è proprio questa timidezza di chi si affaccia scambiando i partiti per quei locali notturni con selezione all'ingresso"
Vuole dire che nel PD di Ariano ci sono dinamiche di esclusione, è questo che denuncia?
"No nel modo più assoluto. Chiunque viene, si tessera e può partecipare, anche se spesso la promozione alla partecipazione si riduce all'invito a qualche convegno, ma ripeto, non si può chiedere all'agnello di festeggiare la Pasqua. La partecipazione è decidere. Parlo per tutti i partiti, non solo il mio. Chi vuole partecipare e contare deve sgomitare, ma è normale che sia così. Chi si lamenta sbaglia.
Alcune voci riportano una crisi dei rapporti fra il suo gruppo, fatto di moltissimi giovani, e gli adulti del partito, anche in seguito all'ingresso di Bevere in segreteria provinciale, è vero?
"No, nessuna crisi di rapporti. Gaetano Bevere ha ritenuto personalmente di entrare in una segreteria provinciale alla quale faccio tanti, ma proprio tanti, tantissimi auguri, più di quanto si possa immaginare, per il semplice fatto che sono convinto che quella segreteria, così composta, abbia bisogno davvero di innumerevoli auguri e tanta fortuna, e su questo argomento, non rispondo più ad altre domande. Mi interessa solo che il partito cresca, che sempre più persone contribuiscano alla politica del PD. Con le ragazze e i ragazzi del PD abbiamo una nostra idea precisa di partito che esercitiamo costantemente con forza sul territorio e in sezione"
Però i giovani vedono nella politica un pessimo spettacolo. Spesso non si avvicinano perché i politici danno un esempio indecoroso.
"Ma se i partiti fossero state delle isole felici i giovani non avrebbero avuto nessuna urgenza di avvicinarsi. Se tutto funziona qual è il problema?. Se a casa mia non ci piove dentro io non ci penso nemmeno a salire sul tetto per aggiustare. I giovani invece devono entrare proprio perché vedono che le cose vanno male. Mi riferisco non solo ai giovani, ma a tutti i cittadini onesti. La politica non è un supermarket dove se un prodotto non ti piace cambi marca, o cambi magari supermarket.
La politica è casa tua. Se è sporca te la pulisci da solo, e se ti lamenti sei uno che non ha capito nulla. La politica è una tassa. Devi impiegare almeno 2 ore al mese della tua vita se vuoi che lo Stato, che è sempre casa tua, sia al riparo da farabutti e disonesti. Se ti allontani, o peggio, se non ti sei mai avvicinato, non puoi pretendere che i disonesti stiano fuori. Non hai diritto a lamentarti. Se evadi quella tassa poi devi stare zitto quando seduti sulle poltrone ci trovi sempre i soliti abbuffini. Sono i cittadini a doverli tenere lontani, come si fa per i topi con le abitazioni civili.
I mediocri e i disonesti sono sempre sul piede di guerra, pronti per entrare e trasformare i partiti, che sono ancora i posti dove si decide per le cose comuni, il proprio orto personale da sfruttare".
Pensare ad altri modi, a idee e forme nuove?
"No attenzione, per gestire le cose pubbliche ci sono tre modi: le anarchie, i fascismi e le democrazie. Fine della favola. Altri modi noi occidentali per ora non ne conosciamo.
Siccome la democrazia è il sistema che più assomiglia all'uomo e alla sua complessità, non possiamo farne a meno.La democrazia è gestita dai partiti, ovunque. Se i partiti non piacciono o sono inquinati vanno cambiati e ripuliti, dal di dentro. La faccenda è semplice. Il resto sono chiacchiere da bar fatte dai pigri che però amano lamentarsi, il resto è una città nelle mani sbagliate, il resto è trasformismo berlusconiano, il resto sono solo 4 altalene su un quotidiano locale contrabbandate per "gesto di civiltà".