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Ariano – Sarà il momento di crisi finanziaria che si fa sentire, saranno le scelte urbanistiche che poco si prestano alla vivibilità della città, ma torna d'attualità la questione del commercio ambulante. Il gruppo socialista in una nota appoggia la protesta della associazione dei commercianti a posto fisso sulla disciplina

del commercio ambulante. La città ancora non si è dotata di un piano dedicato agli ambulanti e così si assiste al fenomeno di venditori, soprattutto di ortofrutta, che si stabiliscono in alcune zone della città e, di fatto, diventano commercianti a posto fisso. Cosa che ha fatto insorgere i colleghi a posto fisso che vedono diminuire progressivamente i loro incassi ed aumentare le spese fisse. Una situazione insostenibile che rischia di mettere in ginocchio il commercio a posto fisso. La associazioni dei commercianti hanno chiesto ripetutamente di regolamentare i luoghi e le ore in cui è possibile vendere per gli ambulanti. Questo andrebbe fatto, secondo le associazioni, attraverso l'individuazione di aree attrezzate. A gennaio la giunta fece una delibera in cui stabiliva che il commercio ambulante era possibile tre giorni a settimana a rotazione in alcune aree stabilite. Si tratta del piazzale San Francesco, del piazzale di fronte alla chiesa dei Martiri e del piazzale antistante il palazzetto dello sport a Cardito ma le aree non sono mai state attrezzate. "Eravamo d'accordo con la proposta dell'assessore d'Amato – spiegano i socialisti nella nota – ma ci voleva una delibera d'indirizzo politico da approvare in consiglio sulle modalità. Come gruppo segnaliamo la necessità di inserire la discussione sul commercio nell'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale". Intanto sulle tre aree a suo tempo individuate sarebbe stato acquisito il parere sanitario e, parzialmente quello dei vigili urbani. "Occorre che i vigili urbani si pronuncino sulle ripercussioni delle tre aree sul traffico cittadino – continua la nota dei socialisti –. In consiglio si deve stabilire la disciplina normativa vigente in materia. In questo modo si tuteleranno anche i commercianti a posto fisso".