Montecalvo. La politica è scontro o confronto?
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- Pubblicato Lunedì, 28 Giugno 2010 23:39
- Scritto da Angelo Corvino
Montecalvo – Si accende il dibattito politico. Da un lato l'amministrazione comunale difende le scelte del rigore e del risanamento finanziario, dall'altro l'opposizione incalza sostenendo che erano possibili altre soluzioni. Un dibattito che va scremato delle schermaglie personali, che incendiano la piazza ma poco contribuiscono alla ricerca di soluzioni. I problemi sono tanti, ed alcuni molto gravi.
I livelli occupazionali pubblici sono destinanti, anche alla luce delle ultime dichiarazioni del premier, ad essere tragicamente ridimensionati. Gli enti pubblici, è chiaro, nei prossimi anni non saranno fonte di occupazione. Questo anche grazie alla progressiva diminuzione della popolazione che abbassa il numero di addetti pubblici, che variano al variare della popolazione. Succede negli organici dei comuni ma potrebbe succedere anche in quelli della sanità, ad esempio. Il primo problema, quindi, è stabilizzare il dato demografico, almeno nell'immediato. Su questo non c'è ancora un vero e proprio dibattito politico. Sembra l'ultimo dei problemi, invece è il primo. Un segnale, anche se indiretto, viene dal sindaco. "Stiamo provvedendo a realizzare una variante del PUC (Piano Urbanistico Comunale) – dice Carlo Pizzillo -. Stiamo valutando l'ipotesi di individuare Isca delle Rose come area di espansione artigianale ed industriale". Una soluzione che piace agli operatori perché l'area è collocata a ridosso della stazione ferroviaria di Apice, che nel nuovo progetto sarà mantenuta, ed al casello autostradale di Castel del Lago. Ma le sole aree artigianali non bastano per produrre occupazione, occorre anche capire la vocazione produttiva. Soluzioni a basso contenuto tecnologico sembrano destinate a non produrre gli effetti sperati. Occorrono soluzioni ad alta tecnologia. L'agricoltura risente della frammentazione della produzione e, spesso, i prodotti pur competitivi sul piano della qualità, non lo sono sul piano commerciale. Il commercio ormai è ridotto al lumicino per la concorrenza della grande distribuzione ma anche per l'inaccessibilità di Montecalvo. Pur essendo il centro più grande del comprensorio del Miscano, infatti, Montecalvo non riesce a polarizzare l'attenzione dei centri limitrofi. Questo grazie all'inesistenza sostanziale di strade di accesso degne di questo nome. La zona della Malvizza, per la sua posizione, potrebbe trovare una vocazione ad area commerciale, ma resta il problema della viabilità. In Provincia giace da qualche anno un progetto, costato caro alla scorsa amministrazione comunale, per la realizzazione di una strada di collegamento tra la ex 414 (oggi strada provinciale) e la statale 90 bis. Dell'iter del progetto, però, non si hanno più notizie. Intanto Alessio Lazazzera, che in campagna elettorale aveva prospettato delle soluzioni, oggi si dice pronto a sedersi ad un tavolo per discutere dei problemi reali del paese. A questo punto quello che tutti si chiedono è se si continuerà sulla scia polemica o si intende calmare gli animi e ragionare sul da farsi.