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Back Sei qui: Home Territori Tutte le Notizie Miscano Attualità TAC NA-BA. Sindaci Miscano chiedono chiarimenti

TAC NA-BA. Sindaci Miscano chiedono chiarimenti

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Ariano – all'indomani della presentazione del piano ambientale per la costruzione della nuova tratta ferroviaria tra Apice ed Orsara, si moltiplicano gli interrogativi degli amministratori dei comuni del Miscano e del Fortore beneventano. Da quanto emerge dalla riunione in Provincia, secondo le dichiarazioni di Daniela Lezzi di RFI, 
l'attuale tratta ferroviaria tra Montaguto e Apice sarà dismessa. Sembra tramontare l'ipotesi che venisse adibita al transito merci, oppure a quello passeggeri locale per accesso alle stazioni più importanti. Secondo la Lezzi, infatti, sarebbe allo studio il piano di ricomposizione ambientale della tratta dopo la rimozione dei binari. Ma gli amministratori locali non ci stanno. Primi fra tutti i sindaci di Montecalvo e di Savignano."Corriamo il rischio che succeda con la ferrovia quello che è successo con l'autostrada – dice il sindaco di Savignano Oreste Ciasullo – la nostra zona è stata completamente tagliata fuori". Gli fa eco il sindaco di Montecalvo Carlo Pizzillo. "C'è necessità di pianificare interventi strutturali – dice – che siano in grado di compensare la perdita della ferrovia". In sostanza i territori a nord di Ariano, aldilà del fiume Miscano, attualmente attraversati dalla ferrovia, sarebbero completamente tagliati fuori dalle grandi dinamiche dei trasporti. La viabilità attuale, infatti, non è agevole per raggiungere la valle Ufita. La Statale 90 bis è in stato di abbandono. A parte il tappo di Cardito ad Ariano, il percorso della statale 90 è eccessivamente lungo e tortuoso. C'è da rilevare che dalla stazione di Montecalvo – Casalbore – Buonalbergo ci sono tre treni giornalieri che raggiungono la città di Benevento ed altrettante di ritorno, non è chiaro come si intenda sopperire alla soppressione delle corse. Intanto le comunità di Casalbore, Buonalbergo (BN), Ginestra degli Schiavoni (BN), Castelfranco in Miscano (BN) e Montefalcone di Val Fortore (BN) chiedono chiarimenti circa la dismissione della ferrovia. Non si contesta la scelta tecnica ma si chiede che nel progetto della nuova tratta ferroviaria venga prevista la costruzione di una infrastruttura viaria secondaria per l'accesso alla ferrovia che abbia una funzione perequativa del danno subito. Infatti è vero che la nuova stazione Hirpinia avrà un buon bacino di utenza teorico, ma è anche vero che senza strade si accesso rischia di diventare una stazione nel deserto prima di nascere. Infatti, se per raggiungerla gli utenti residenti in un raggio in linea d'aria di 20 chilometri dovranno impiegare un'ora di macchina, oppure due di pullman, questa automaticamente diventa poco appetibile.