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Politica

Unisannio. Studenti proclamano stato di agitazione

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Benevento, non accenna a placarsi la mobilitazione all'Università. Lo stato di agitazione da ingegneria sta per estendersi alle altre facoltà. Gli studenti di ingegneria hanno proclamato lo stato di agitazione. Previste assemblee in tutte le facoltà. Il calendario.           

"Invitiamo tutte le facoltà dell'Università del Sannio tutti gli atenei d’Italia ad unirsi alla protesta - recita un documento degli studenti -, affinché questo non sia un sacrificio di pochi, ma la battaglia di tutti, per poter incrementare le possibilità di ottenere dei risultati e perché sia unanime il grido contro chi sta mercificando la cultura e il diritto di tutti all’istruzione". 

La decisione arriva dopo un'assemblea fiume tenutasi nella mattina di oggi. "Siamo stanchi dei continui tagli al sistema universitario italiano che non permettono il mantenimento della soglia di qualità raggiunta dal nostro ateneo - continua il documento-, che ne minano lo sviluppo e la crescita e che eliminano sostanzialmente la possibilità di creare nuove infrastrutture, nuove aule e nuovi laboratori che sono tanto necessari al nostro ateneo".

Gli studenti si dicono "offesi" di essere considerati di serie "b" solo perché frequentano un piccolo ateneo. Si dicono anche "indignati dal menefreghismo di chi, nonostante riceva ottime valutazioni reali sulla nostra università, continua a cercare di affossare sempre di più il nostro ateneo e connesso l'intero territorio, privandolo di un servizio così importante". 
Secondo gli studenti dell'UNISANNIO l'attuale decreto "porterà soltanto ad un'ulteriore precarietà nel mondo universitario, con la cancellazione della figura professionale del Ricercatore a tempo indeterminato, alla svalutazione della cultura, alla diminuzione della qualità e della quantità della didattica, ad un freno alla ricerca e quindi allo sviluppo dell'intero Paese".

I corsisti condividono la linea assunta dai professori e ricercatori della facoltà, nonostante questa porta al blocco degli esami. 
"Siamo convinti che in questo periodo di crisi il punto fondamentale su cui fare leva per venirne fuori è proprio la cultura - conclude il documento-, potenziando l'istruzione e non tagliando fondi a scuole ed università. Sono i nostri ricercatori e noi studenti a poter fare la differenza".

 Sono convocate le seguenti assemblee:
Lunedì 28 giugno 2010 ore 10.00 FACOLTA' DI SCIENZE ECONOMICHE (SEA)
Martedì 29 giugno 2010 ore 10.00 FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
Mercoledì 30 giugno 2010 ore 10.00 FACOLTA' DI SCIENZE BIOLOGICHE