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Back Sei qui: Home Cultura Tutte le Notizie Campania Greci: Nasce centro studi europeo sulle minoranze

Greci: Nasce centro studi europeo sulle minoranze

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Sarà intitolato a Giuseppe Vedovato. Il Centro Studi si occuperà dei valori etici e del patrimonio culturale.

L'annuncio è stato dato dal sindaco Bartolomeo Zoccano durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria all'anziano senatore Vedovato. Primo appuntamento ufficiale la prossima estate con un incontro sulle "minoranze nell'Europa Unita"."Oggi è un giorno straordinario ed unico nella Storia della nostra città – dice Bartolomeo Zoccano, sindaco di Greci -. Giuseppe Vedovato è l'unico testimone che in vita ha già il suo busto in Consiglio d'Europa tra i padri fondatori. L'altra effige italiana è quella di Giuseppe Mazzini. A lui conferiamo la cittadinanza onoraria di Greci e gli intitoleremo la piazza antistante il Comune".
Per il Procuratore Generale della Corte di Cassazione Vitaliano Espostito, "Vedovato non è stato solo un precursore della legge italiana ma anche di quella Europea in materia di rispetto della dignità umana".
Grandi progetti ha per Greci l'assessore all'ambiente della Regione Campania. "Sarebbe bello che questo posto diventasse il primo luogo che punti ad avere una certificazione ambientale – dice Walter Ganapini -. Se sviluppo ci sarà questo sarà solo sostenibile con una valenza etica. In questo l'Europa rimane un faro importante. Ci sono qui tutti i gli elementi per mandare un segnale importante per tutto il Mezzogiorno d'Italia". Alla cerimonia erano presenti i sindaci di quasi tutto il comprensorio. C'era Famiglietti di Castelbaronia, c'era Antonio Giacobbe di Flumeri. C'erano i sindaci di Zungoli e Villanova e quello di Casalbore Raffaele Fabiano. Tra i relatori anche il presidente di Biogem Ortensio Zecchino. "Questo incontro è carico di tanti significati – dice l'ex senatore e eurodeputato -. Qui ormai già si parla di collettività allargata, e la presenza di tanti sindaci ne è la prova. La vita di Vedovato è carica di grandi virtù". All'incontro ha presenziato anche il cardinale Martino.
Per ultimo ha preso la parola Vedovato. "E' fondamentale l'ausilio della cultura perché dà i criteri di scelta tra i messaggi di diversa natura – dice –. Uno di questi è quello offerto dai patrimoni linguistici. Oggi in Europa si passa dall'etnocentrismo al pluralismo culturale. Siamo di fronte all'avvenire del futuro. Per questo è importante parlare dei valori etici come patrimonio culturale". Vedovato è stato autore in pubblicazione su etica e politica e relatore di diverse leggi in materia. E' diventato famoso per aver rinunciato ad un incarico di Governo durante il secondo governo Leone per non condividere certe scelte. "Oggi occorre trasformare la posizione passiva del patrimonio culturale, in una attiva a livello comunale, regionale e, perché no?, a livello nazionale – dice Vedovato -. Occorre orientare la conoscenza scolastica del patrimonio culturale, utilizzare razionalità ed etica nella gestione pubblica. Si tratta di mantenere accese le condizioni di un nuovo umanesimo. L'Europa deve impegnarsi per la riscoperta dei valori materiali e spirituali". Nel cortile del Municipio è stato scoperto un busto di Giuseppe Vedovado, che ha donato a Greci la sua biblioteca ed il suo museo, identico a quello presente nel Consiglio d'Europa.