Gianni Rivera: non si tocchi la legge elettorale per le europee
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- Pubblicato Lunedì, 10 Novembre 2008 19:29
- Scritto da Angelo Corvino
Montecalvo – “Ministro deriva dal latino e significa
servo, non so lo hanno capito questi di oggi” l’europarlamentare Gianni Rivera
parla ai 40 giovani di Italia popolare provenienti da tutta la Campania durante
un seminario di studio nell’ambito della scuola di formazione politica.
“Siamo ancora un po’ lontani da come vorremmo che fosse il parlamento europeo e cioè il punto di partenza dove si fa la politica vera e dove dovrebbe esserci in presidente del consiglio vero. I parlamentari sono disponibili, quelli che fanno resistenza sono i Governi nazionali”. Per Rivera sono cambiati i tempi ed anche il modo di fare la politica che “va sfoltita da chi prima di tutto pensa agli affari propri”. In Italia è necessario “accettare l’idea che la politica deve ridistribuire meglio la ricchezza tra i cittadini”. Attacca anche la legge elettorale che dà “il potere di decidere i parlamentari a 3 o 4 persone”. Per il senatore Pedrini la politica deve recuperare il primato sull’economia e dettarne le regole mentre il parlamento deve recuperare la funzione di rappresentanza delle istanze locali. Pedrini addita le banche come le principali responsabili del disastro economico e su questo “il centro sinistra deve riflettere”. Oggi si continua a proporre tagli da tutte le parti ma, invece, bisognrebbe riqualificare la spesa per dare impulso all’economia in recessione. Per Pedrini sono sbagliati anche i metodi che hanno portato all’assegnazione delle concessioni per il Wimax. “Si sono date tre concessioni per Regione ma non si è detto che la banda larga Wimax doveva essere portata obbligatoriamente anche nei posti meno popolati e così tutti si concentrano sulle grandi città. Intanto si continua a dire che bisogna favorire lo spostamento dei cittadini nelle campagne”.
"Siamo ancora un po’ lontani da come vorremmo che fosse il parlamento europeo e cioè il punto di partenza dove si fa la politica vera e dove dovrebbe esserci in presidente del consiglio vero. I parlamentari sono disponibili, quelli che fanno resistenza sono i Governi nazionali”. Per Rivera sono cambiati i tempi ed anche il modo di fare la politica che “va sfoltita da chi prima di tutto pensa agli affari propri”. In Italia è necessario “accettare l’idea che la politica deve ridistribuire meglio la ricchezza tra i cittadini”. Attacca anche la legge elettorale che dà “il potere di decidere i parlamentari a 3 o 4 persone”. Per il senatore Pedrini la politica deve recuperare il primato sull’economia e dettarne le regole mentre il parlamento deve recuperare la funzione di rappresentanza delle istanze locali. Pedrini addita le banche come le principali responsabili del disastro economico e su questo “il centro sinistra deve riflettere”. Oggi si continua a proporre tagli da tutte le parti ma, invece, bisognrebbe riqualificare la spesa per dare impulso all’economia in recessione. Per Pedrini sono sbagliati anche i metodi che hanno portato all’assegnazione delle concessioni per il Wimax. “Si sono date tre concessioni per Regione ma non si è detto che la banda larga Wimax doveva essere portata obbligatoriamente anche nei posti meno popolati e così tutti si concentrano sulle grandi città. Intanto si continua a dire che bisogna favorire lo spostamento dei cittadini nelle campagne”.