Irpino.it

Appello di un corrispondente dal 1998

Amici del Forum,
dobbiamo reagire e uscire dal letargo che sta soffocando "Irpino.it".
Sui passi di Francesco, che sta ora meritatamente riposando dal suo streneo impegno di gestore dell'unico modo di successo di attrarre villeggianti verso le nostre bande, dico poche cose.
Che il Forum continui perché è utilissimo ed insostituibule alla allargata comunità virtuale e reale di Montecalvo e (si spera)dei dintorni, tutti voi possono capirlo senza che io mi metta a fare analisi o prediche.
Nel frattempo che trascorrevo le vacanze lontano dal paese e che aprivo inutilmente il sito per avere notizie sulle cose notevoli successe durante l'estate, ho avuto contatti via telefono con molti amici compaesani e con i più fedeli (una volta) corrispondenti del sito. Da tutti ho sentito accampare... come motivo (la scusa?) per l'interruzione dellla loro collaborazione l'eccessiva verve polemica negli argomenti trattati. E la polemica attribuivano ai drastici schiaramenti politici su quasi tutte le questioni che venivano affrontate. Bene, tacendo il fatto che io personalmente non mi sottraggo mai alle polemiche anche se attaccano me e ciò che sostengo, forse sarebbe veramente il caso che, pur parlando liberamente di tutto, abbandonassimo il modo ora corrente nelle polemiche dei politicanti nazionali. E cioè che di ogni problema bisogna prima di tutto trovare il colpevole e mai analizzarlo spassionatamente e senza inventarsi,oltre ai colpevoli (sempre della parte politica avversa) rimedi facili o senza neanche una pallida probabilità di efficacia.

In breve, amici, lasciamo stare le questioni infettate irrimediabilmente di ideologia preconcetta e parliamo delle cose che conosciamo, che possiamo studiare e che attenendo al nostro mondo irpino possiamo ritenere che interessino specialmente ai corrispondenti di "Irpino.". In passato varie volte ho attaccato coloro che parlano di questioni che galleggiano sui giornali nazionali o sulla tv. Lasciamo che a quella dimensione se ne occupino in bene o in male i gazzettieri di professione, spesso schierati per motivi di sipravvivenza professionale (notate ciò che sta accandendo al "Corriere della Sera" dove gli editoriali oscillano in base all'avvicendamento dei governi).
A noi (badate che i miei sono sempre e soltanto suggerimenti) servono conoscenze sul nostro mondo paesano. A voi che state al paese e a noi che abbiamo avuto lì le nostre origini. Che, poi, com'è evidente ogni questione locale possa riverberarsi su scala anche planetaria è scontato. Pensate alla nostra religiosità, alla mentalità riguardo alla proprietà, allo sbocco degli studi dei figli e delle figlie, alla nuova stratificazione sociale dopo l'ascesa dei più sfortunati, alle sorti del nostro patrimonio culturale, ecc. Ma si può parlare anche umoristicamente di tante cose nostre e soprattutto con vera apertura verso tutto ciò che da noi resta ancora "diverso" rispetto a ciò che sta avvenendo altrove.
Ciao.