Montecalvo, il parroco dice no alla benedizione dellasina ed è polemica
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- Pubblicato Martedì, 08 Luglio 2008 07:45
- Scritto da Redazione Irpino.it
Quantomeno strano che un simpatico asino diventasse oggetto di polemica tra il
parroco ed un’intera contrada.
Il buon vecchio asinello, che trova spazio ed
onore anche nelle più alte “cronache” cristiane, ultimamente attraversa tempi
difficili.
Fino a 50 anni fa era un ottimo e diffuso mezzo di trasporto,
oggi con l’arrivo dei mezzi meccanici, rischia addirittura l’estinzione.
Grazie al palio delle contrade, a Montecalvo, è scoppiata una sorta di gara
di solidarietà: i diversi rioni del paese stanno adottando un asino da far
correre.
Asini che, una volta avviata la riproduzione, possono ritrovare una
funzione nelle escursioni turistiche lungo i sentieri del Tratturo e ritornare
ad essere coprotagonisti dell’economia locale.
Come dire: il recupero di una
tradizione rivista in chiave moderna.
Ma sembra che non tutti siano
d’accordo.
Una contrada, precisamente quella delle Cesine, quando ha chiesto
di far benedire l’animale, si è trovata di fronte al diniego assoluto del
parroco che dell’episodio, addirittura ne ha fatto oggetto di predica durante la
messa.
Insomma niente benedizione per la povera Rosina, colpevole di essere
un’asina e per giunta delle Cesine!.
http://www.corriereirpinia.it/sezioni/ariano/arianese2.php
Sembra che il rappresentante della contrada, Nicola Serafino, abbia chiesto al
parroco di poter benedire l’animale durante una festa organizzata nella
contrada, utilizzando però la parola “battezzare” invece che “benedire”. A quel punto è scoppiato il finimondo. «Io ho solo chiesto di benedire un asino, non in chiesa ma nel giardino di casa mia – commenta Nicola Serafino, che specifica di parlare a nome di semplice cittadino e non di assessore al Comune – Chiedere la benedizione di un asino la trovo una cosa naturale, invece mi sono ritrovato ad essere oggetto di una predica in chiesa. Evidentemente, in questo mondo, dominato dal denaro, ho sbagliato a chiedere la benedizione per un povero ed umile animale. Sono sicuro che se si fosse trattato della benedizione ad una Ferrari, invece si sarebbero precipitati in molti». Non c’è che dire: tempi difficili per i poveri asinelli e pensare che hanno scaldato Gesù nella fredda notte della sua nascita. Intanto Rosina pensa al riscatto durante il palio, ma “Zì Nicola” del Piano non ha nessuna intenzione di mollare lo scettro conquistato l’anno scorso. Angelo Corvino |