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Back Sei qui: Home Sport Tutte le Notizie Campania "Mano di Dio", Maradona chiede scusa

"Mano di Dio", Maradona chiede scusa

Da Corriere.it

Il fair play lo hanno inventato loro. Come il football. Non c'è da stupirsi che ventidue anni dopo aver visto e rivisto e rivisto ancora la mano di Maradona che metteva in rete il pallone nei quarti di finale della Coppa del Mondo in Messico, gli inglesi si sentano sempre offesi. Così ieri il Sun, che con oltre tre milioni di copie è il più venduto quotidiano del Regno, è stato orgoglioso di poter presentare ai suoi lettori le scuse di Diego. «Maradona finalmente dice ‘‘mi dispiace'' per quel gol».
In passato il Pibe de oro aveva già ricamato sulla prodezza, seguita peraltro da una galoppata per tre quarti del campo in cui aveva seminato mezza squadra inglese, segnando forse il più bel gol nella storia dei Mondiali. «Sì, è stata un po' la mano di Dio e un po' la testa di Maradona », aveva detto, in parte ammettendo l'evidente truffa, ma anche attribuendola alla testa intesa come cervello, arte di arrangiarsi latina. Ma questa volta si è mostrato generoso: «Se potessi tornare indietro e cambiare la storia lo farei», ha detto al Sun. L'argentino ha confidato anche che «se non avessi mai toccato la cocaina sarei stato tre volte più forte, non ci sarebbe stata discussione tra me e Pelé». Ma questa è un'altra storia. E l'artista del pallone ha ricordato che «la storia non si può cambiare. Quel gol è ancora un gol, l'Argentina ha vinto la Coppa e io sono stato il miglior giocatore del mondo». Però, insomma, qualche scrupolo gli è rimasto e gli è tornato in mente in questi giorni quando è sbarcato in Inghilterra: «Un tifoso è venuto a chiedermi l'autografo e mi ha detto ‘‘sei una leggenda''. Gli inglesi sono sempre molto gentili ed educati con me nonostante quello che è successo».

Ora i maligni dicono che Diego ha presentato le sue scuse non solo per un improvviso impulso di sanare la ferita al senso di fair play britannico, ma anche perché sarebbe in trattativa per trasferirsi nell'isola e lavorare per una squadra di Premier League. Infatti ha già cominciato a dispensare consigli: a Ashley Cole del Chelsea di «pensare meno alle ragazze e concentrarsi di più sul calcio, è per questo che ci sono le mogli»; a Capello: «Deve lavorare sulla psicologia dei giocatori, hanno problemi mentali prima ancora che tattici». E giudizi lapidari: «David Beckham è un ragazzo simpatico, ha un bel lancio col destro, ma ci sono centinaia di giocatori come lui in circolazione ». Le scuse storiche di Maradona forse daranno finalmente pace a Peter Shilton, il portiere di quell'Inghilterra del 1986 che protese il suo pugno e fu beffato dall'argentino «alto 5 piedi e 2 pollici» (come dicono qui), vale a dire un po' barattolo, ma aiutato dalla mano de Dios. Aspetta ancora invece Herr Tilkowski, portiere della Germania battuta nel 1966 a Wembley dal tiro di Geoff Hurst finito sulla traversa e poi sulla linea di porta. Lui è diventato Sir Geoff per quello.

Guido Santevecchi

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