Montecalvo. Comitati di quartiere. Al via le candidature
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- Pubblicato Martedì, 07 Maggio 2013 10:37
- Scritto da Redazione
Montecalvo Irpino (AV) - Come può la Pubblica Amministrazione di un piccolo centro del sud attivare la comunicazione con i suoi cittadini? E' questa la domanda che si saranno posti gli amministratori locali. E come soluzione si sono inventati i Comitati di Quartiere. Entro il 26 maggio, tutti i cittadini che abbiano compiuto il diciottesimo anno d'età e godono dei diritti politici possono presentare la domanda per candidarsi alla carica di "Coponente del diretivo del Comitato di Zona limitatamente alla zon in cui risiedono. Le Zone sono 10: Zona "Alta
Chiazza", "Chiano Mancino", Centro "Chiano", "San Pietro", "Serra", "Corsano"; "Cesine"; "Bosco Sant'Andrea"; "Marinella-Cerreta", "Malvizza". Ogni cittadino potrà espriemre un solo voto per delegare il proprio rappresentate di zona che avrà il compito di portare le istanze del quartiere all'interno del "Direttivo" zonale nel quale verrà eletto il Referente che si rapporterà direttamente con il Primo Cittadino. Non ci saranno seggi, ma ogni cittadino interessato a diventare membro del "Direttivo" potrà raccogliere le firme di chi lo sostiene.
Per molti l'iniziativa può essere un blocco di partenza per migliorare i rapporti dei cittadini con la Pubblica Amministrazione, altri già bollano l'iniziativa come una sorta di manovra elettorale in vista delle amministrative del prossimo anno. Intanto resta sempre il solito dilemma: da una parte ci sono i cittadini che lamentano di essere poco ascoltati dalle istituzioni, dall'altro le istituzioni che cercano un colloquio ma quando lo fanno sono subito accusati di "clientelismo" spicciolo. Invece un piccolo centro come Montecalvo, stranamente, manca proprio di democrazia partecipata, di consapevolezza da parte dei cittadini delle scelte amministrative che influenzano la loro vita quotidiana. In vista della realizzazione del PUC (Piano Urbanistico Comunale) il coinvolgimento dei cittadini potrebbe essere una buona premessa per la realizzazione di uno strumento urbanistico davvero condiviso, così come dovrebbe essere nelle democrazie moderne. A questo punto non resta che aspettare gli sviluppi. Intanto adesso è aperta la campagna elettorale.