Montecalvo. Pizzillo racconta la storia della banda di san Marino
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- Pubblicato Mercoledì, 21 Maggio 2014 17:19
- Scritto da Redazione
Montecalvo Irpino (AV) - Gli ultimi giorni di campagna elettorale si stanno caratterizzando per un incattivimento degli animi. Dall'una e dall'altra parte si moltiplicano le insinuazini e le diffamazioni sottili. Una voce che ha circolato in paese e sui social network è stata quella che riportava di una fantomatica "banda di San Marino". L'insinuazione, ora si capisce, era rivolta al sindaco uscente Carlo PIzzillo che oggi sceglie proprio Facebook per raccontare la vicenda ai concittadini. "La vera storia della banda di San Marino: nel 2004 insieme ad altri 2 amici, su consiglio di qualche Montecalvese trasferitosi in Romagna, accogliemmo una ipotesi di investimento acquisendo una società con
sede a San Marino che operava nel settore della pubblicità o similare per una somma totale di circa 40.000€ - scrive Carlo Pizzillo -. Dal 2004 ad oggi quella società non ha prodotto alcun utile e quindi si è rilevato un investimento assolutamente improduttivo. In tutto questo si è inserito un episodio che passo a raccontare. Nel 2011, in seguito al cambiamento di alcune regole bancarie, fui chiamato dalla mia banca che mi ricordava l'esistenza di un libretto al portatore da me fatto nel 2004 per un valore di 10.000 € di cui non ricordavo niente essendo passati 7 anni; il funzionario, avendogli manifestato tutta la mia perplessità non avendo assolutamente memoria della cosa, mi suggerì di procedere all'ammortamento del libretto. Il presidente del tribunale di Ariano Irpino, su mia richiesta, dispose l'ammortamento autorizzando la duplicazione del libretto al portatore e quindi fui autorizzato ad estinguere il libretto. Se terzi si fossero fatti avanti avrei provveduto a versare direttamente a loro la somma percepita dalla chiusura del libretto. Diversi mesi dopo fui contattato da un Montecalvese trasferitosi in Romagna " estraneo" alla vicenda, che reclamava il diritto connesso al possesso di quel libretto; non nascondo lo stupore, avendo assolutamente dimenticato di aver utilizzato quel libretto per l'acquisto della società ma anche lo stupore di sapere che quel libretto a distanza di 7 anni non fosse in possesso del vecchio proprietario della società acquisita. Dopo una serie di verifiche e di valutazioni ho fatto l'assegno relativo alla somma ricevuta dalla banca ricevendo in cambio il libretto. Detto tutto questo vorrei conoscere la connessione con le elezioni amministrative, se non l'intento di diffamare e infangare qualcuno che invece di acquistare una società aveva acquistato un "pacco"".