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MONTECALVO. IL PD APRE LA SEZIONE MA LA POLITICA DOV'E'?

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Montecalvo Irpino (AV) – Sarà inaugurata domani, sabato 30 giugno alle 18.00, la nuova sede della sezione del Partito Democratico sita in Corso Vittorio Emanuele. Continua così il nuovo corso del partito che è iniziato con l'elezione alla segreteria di Aurelio Bellucci che, appena insediato, si è ritrovato a gestire una situazione non facile con un iscritto al suo partito, Giuseppe Ruccio, che sostiene una compagine amministrativa nata fuori dagli accordi partitici. Ruccio nei giorni scorsi è stato sollevato dall'incarico di assessore con una decisione unilaterale del sindaco Carlo Pizzillo. "Esprimiamo

gratitudine a Ruccio per il lavoro che ha svolto – dice Aurelio Bellucci -. A questo punto, per evitare ulteriori attriti tra il sindaco e l'assessore, chiediamo che, prima di procedere alla discussione in Consiglio Comunale del provvedimento di revoca dell'incarico, i motivi all'origine della rimozione vengano discussi con gli organi ufficiali del PD di cui il consigliere comunale Giuseppe Ruccio è parte attiva". Questa la posizione del segretario del Partito Democratico. Il nodo della questione è capire fino a che punto Pizzillo riconosce nel PD un interlocutore politico. In campagna elettorale il sindaco ha sempre tenuto le mani libere dai partiti, cosa che ha continuato a fare anche dopo l'elezione. Una questione non da poco perché, se dovesse continuare su questa linea, difficilmente potrebbe riconoscere nel Partito Democratico un interlocutore amministrativo. Intanto il sindaco resta fermo sulle sue posizioni ma non dà l'impressione di aver chiuso la porta, ne con Ruccio, ne con Mobilia. Di fatto esercita il mandato che ha ricevuto da quasi duemila elettori. Era già successo in passato, con D'Addona e Stiscia. Anche a loro aveva ritirato le deleghe. Poi, dopo un serrato confronto interno, D'Addona, oggi pomo della discordia, rientrò nell'esecutivo mentre Stiscia rimase in maggioranza ma in una posizione più defilata da consigliere comunale. Intanto in paese imperversa la polemica sterile. E questo è un dato preoccupante. Il clima, nonostante manchino ancora due anni alla scadenza del mandato, è già da pre campagna elettorale. Appare improbabile che ci siano ulteriori defezioni nella compagine di Pizzillo, nonostante gli oppositori politici sostengano questa tesi. In realtà il quadro politico è piuttosto confuso. Domani il PD inaugurerà la sezione. Ad oggi è l'unico movimento politico ufficialmente costituito a Montecalvo. Il resto è un quadro nebuloso. I socialisti, storicamente sempre attivi, dopo l'accordo con Lazazzera alle ultime comunali sono letteralmente spariti dalla scena. SEL non si è radicato, nonostante ci siano dei simpatizzanti. Il PDL non ha mai preso piede e lo stesso Lazazzera ed il suo gruppo, o almeno quello che ne rimane, non hanno una collocazione precisa. Si registra la presenza di qualche grillino ma non ci sono segnali che facciano pensare all'organizzazione di un movimento strutturato. Intanto l'assenza del dibattito politico è una questione seria. Il confronto è appiattito sul piano delle insinuazioni di bassa lega e sulle chiacchiere da marciapiede, ma le problematiche vere non vengono affrontate. Il Comune sta uscendo da una situazione di dissesto finanziario ma le grosse questioni, comuni per altro a tutte le municipalità del circondario, restano ancora tutte sul tavolo. L'economia, sulla scia della situazione nazionale, è meno che stagnante. La mancanza cronica di lavoro è un dato ormai consolidato. Le strade di accesso sovracomunali ormai sono ridotte ai minimi termini, oltre a soffrire di inadeguatezze strutturali. I giovani continuano ad emigrare. Si tratta di questioni scottanti dalle quali la "politica" sembra rimanere a debita distanza. Il rischio è che nei prossimi anni ci potrebbe essere una municipalità sana, con i conti a posto, ma che non ha più cittadini da amministrare, se non quattro pensionati.