ARIANO. LO CONTE SI DIMETTE E SBATTE LA PORTA
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- Pubblicato Venerdì, 15 Giugno 2012 19:31
- Scritto da Lorenzo Lo Conte
Undici mesi di sollecitazioni a "fare" anziché "chiacchierare" non sono serviti a convincere nessuno, a partire da "qualche assessore" per finire a "qualche consigliere", protezionisti ad oltranza di tale stato di cose, di parenti ed affini, sotto gli occhi di tutti; ciò dopo aver percorso, il sottoscritto, accuratamente e rispettosamente tutte le "vie", anche le piu' famose di Ariano. Negli ultimi giorni ho dovuto prendere atto, dulcis in fundo, che la visione di sviluppo della nostra Citta' da parte degli Amministratori e' vocata a realizzare occasioni di gioia e felicita' per i loro concittadini attraverso la pianificazione, nel Bilancio Preventivo, di manifestazioni e spettacoli, piuttosto che attraverso la pianificazione di interventi riguardanti il Territorio e l'Ambiente.
Le tesi del sottoscritto, presentate tempestivamente ed ufficialmente in forma scritta, sulla base delle quali lo stesso invitava la Giunta ad effettuare una programmazione delle risorse disponibili in bilancio destinando gli importi necessari ad una migliore gestione del Territorio e dell'Ambiente della nostra Citta', non venivano nemmeno discusse nei dettagli ma subito accantonate.
Il principio stesso di valutare se era piu' opportuno destinare risorse per l'Urbanistica e l'Agricoltura diminuendo le spese per manifestazioni e spettacoli, non ha ottenuto considerazione alcuna, se non l'agitazione dell'Assessore ai Concerti che, prendendo a gesticolare (per mimare evidentemente le movenze di qualche "artista internazionale" che ha gia' in mente), escludeva decisamente di poter "cedere" il pur minimo spettacolo per consentire di realizzare in cambio, per esempio, il primo (sic!) dei Piani Urbanistici Attuativi del PUC, per ridare una speranza alla Citta', oppure al posto del Concertino rivedere (doppio sic!!) il PEC - Piano Energetico Comunale - alla luce delle istanze verbali e scritte (700 firme?) che provengono dal nostro territorio, dai nostri cittadini di Camporeale, da un mondo agricolo da tutelare e valorizzare essendo in esso oggi universalmente riposte le speranze delle future società. Oppure, altro esempio, cedere una "soubrette" e con quei fondi dotare il Comune di un Sistema Informativo decente e rispondente alle leggi in vigore: sull'argomento siamo indietro di 20 anni e, per pudore, non desidero specificare come. Si è preferita la soubrette. Il limite e' raggiunto, dicevo, ed anche abbondantemente superato. Evidentemente il sottoscritto non e' riuscito a farsi comprendere, forse ha utilizzato una lingua sconosciuta ai piu', almeno per il momento. Ha deciso pertanto, insieme al gruppo di riferimento, di dimettersi e passare la mano ad un collega imprenditore, consegnando a lui il testimone e riponendo in lui le speranze mie ma soprattutto degli arianesi onesti.
Lorenzo LO CONTE