• Irpino.It
  • Home
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Città
  • Territori
  • Sport
  • Multimedia
  • Speciali

Sab04202024

Last updateVen, 15 Gen 2016 10pm

Font Size

SCREEN

Profile

Layout

Menu Style

Cpanel

Feed

Back Sei qui: Home Cultura Tutte le Notizie Italia BERGAMO. AMENNO RINGRAZIA IL SEGRETARIO COMUNALE VENUTO DAL SUD

BERGAMO. AMENNO RINGRAZIA IL SEGRETARIO COMUNALE VENUTO DAL SUD

ALMENNO_sindaci_185X115
PURCARO_CRESCENZO_300
LIBRO_PROFONDO_NORD_185X115
BERGAMO - "Quando il Nord era ancora un po' Sud. "Giù al Nord: stalle, dialetto e strade sterrate: un segretario comunale racconta" (Ed. Tecnograph, Bergamo), è il titolo del libro verità (autore Francesco Lamberini, giornalista de L'Eco di Bergamo), di un segretario comunale di Ariano Irpino che 50 anni fa fu assegnato a un Comune del Nord.  Un libro che ha suscitato curiosità a Bergamo tanto da meritare la prefazione del Prefetto, Camillo Andreana (anche lui oriundo campano finito Giù al Nord). Il libro è stato presentato ad Almenno San

Bartolomeo, paese del profondo nord bergamasco dove inizia la storia di Crescenzo Purcaro, protagonista del racconto, negli anni del boom economico, in una realtà ancora da "Albero degli Zoccoli" (famoso film di Ermanno Olmi). Una giornata di gratitudine per un "figlio del Sud" come non se n'erano viste mai in Bergamasca.

Nel libro si legge inoltre che le sedute consiliari nei primi anni Sessanta ad Almenno San Bartolomeo si svolgevano in una ex stalla riattata per l'occasione (ma ancora negli anni Ottanta gli uffici comunali del Comune di Roncola San Bernardo erano alloggiati in un garage).

Il libro riporta inoltre diverse testimonianze di tutti gli ex sindaci di Almenno San Bartolomeo: da quelle parole emerge uno spaccato di vita amministrativa locale oggi dimenticato e assai lontano.

Giù al Nord ripercorre attraverso i ricordi di un segretario comunale in pensione l'evolversi di una comunità locale bergamasca dagli anni del Miracolo economico fino alle soglie degli anni Duemila. Meridionali e settentrionali, strade ancora sterrate e viaggi n autobus lunghissimi, la costruzione delle scuole nelle frazioni, l'arrivo della illuminazione stradale nelle strade di montagna, l'arrivo dei primi computer".

Curioso l'episodio del matrimonio dell'allora giovane Crescenzo Purcaro, che sembra uscito dal copione di Benvenuti al Nord: nel 1965, una delegazione di bergamaschi calò al Sud per salire a Montevergine (Avellino), dove si celebrò il matrimonio (con una ragazza di Bari) del segretario comunale. Testimone di nozze, il sindaco orobico. Tra uno stuolo di irpini e pugliesi.

Altri ricordi vintage? "Al Comune di Roncola, dove prestai anche servizio negli anni Otttanta, gli uffici erano in un garage e ci demmo da fare per trovar loro più degna collocazione". "Ad Almenno, nel 1962, a possedere un'auto erano tre persone: un bergamasco, e cioè il sindaco, e due meridionali, il segretario comunale e il medico condotto, Salvatore Di Nardo (siciliano). Ho fatto solo il mio dovere di servitore dello Stato e ho aiutato gli amministratori comunali che si sono succeduti alla guida del Comune a districarsi tra le innumerevole leggi e regolamenti, garantendo l'imparzialità dell'attività amministrativa".

Proveniente da una nota famiglia di Ariano Irpino, che viveva al rione La Guardia (il padre, Giuseppe, e il nonno, Crescenzo, erano noti commercianti e fabbricanti di calzature noti in tutto il circondario dell'Alta Irpinia tra le due guerre), Crescenzo Purcaro, laureato in giurisprudenza con una tesi con il professore Giovanni Leone, futuro Capo dello Stato, si imbatte in una realtà diversa da come si immaginava chi proveniva dal Meridione.