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Politica

Lettera ai candidati in cerca di occupazione

voto-di-scambio1Anche quest'anno, puntuale come un moto di rivoluzione, si assiste alle processioni dei candidati e dei parenti dei candidati che, casa per casa, si recano da parenti ed amici per la consueta raccolta punti. Così, padri, madri, fratelli, sorelle, zie e cugini si movimentano per raccogliere gli ultimi tagliandini della favolosa offerta speciale: a cento punti si vince una collaborazione occasionale, a 400 un cocopro, a 1000 un posto a tempo indeterminato mentre a 2000 si ha addirittura il diritto di concorrere per un incarico di consulenza al Ministero. "Che ara fa, lu facimmo pi nu pusticiello" è il riturale magico usato per convincere i congiunti a dare la preferenza. Uno spettacolo indecoroso, triste abitudine consolidata, che mina dalle fondamenta il concetto ultimo di democrazia con l'illusione del "posto", la sistemazione per tutta la vita messa in palio come il pollice alto alla fine degli spettacoli circensi dell'Antica Roma. Un inchino dal sapore feudale che nulla ha di "moderno". Peccato che ai ragazzi candidati, attori della roulette russa, nessuno si sia ricordato di dire che il concorso è truccato e che non c'è regolamento. Il posto chi lo vuole se lo deve

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Democrazia e libertà di stampa. Inaccettabile il carcere per i giornalisti

angelo_corvino_150x150Irpino.it aderisce all'iniziativa dalla FNSI con uno spazio bianco in prima pagina. Il direttore de "Il Giornale" Alessandro Sallusti è stato condannato a 14 mesi di carcere per omesso controllo. Sarebbe a dire che è ritenuto responsabile della diffamazione contenuta in un articolopubblicato sul giornale da lui diretto ma scritto da un altro. Una pena eccessiva che apre le porte ad una pericolosa deriva antidemocratica. In Italia, nel bene o nel male, gli unici rimasti a garanzia della democrazia sono i giornalisti. Certo vanno fatte le debite eccezioni, ma grazie ai giornalisti l'opinione pubblica italiana ha sempre saputo tutto quello che è successo nella nostra nazione:

scandali politici, ruberie di partito, associazioni mafiose e camorristiche hanno sempre trovato spazio nelle colonne dei giornali e nei servizi dei telegiornali. Alcuni giornalisti per informare i cittadini ci hanno rimesso addirittura la vita. Questo a dimostrazione che c'è una classe giornalistica che riesce a fare il proprio mestiere aldilà dele pressioni dei potenti. Una sentenza di questo tipo appare come un atto intimidatorio verso il giornalismo d'inchiesta, per intenderci quello fatto per strada, scavando nei meandri del malaffare di ogni genere. Invece, qualcuno i giornalisti li vorrebbe come dei passacarte assoldati per pubblicare le veline di sapore fascista. Allora quello che si pubblicava era gradito ai potenti. Oggi c'è qualcuno che i potenti invece li scomoda. Sallusti ha le sue idee, che si possono non condividere, ma riteniamo che debba poterle esprimere liberamente. Se diffamazione c'è stata allora bisogna trovare un metodo per porvi rimedio e questo certo non si ottiene mandando in galera il giornalista che l'ha fatta. Vogliamo discutere dell'applicazione del codice deontologico, facciamolo, ma non cerchiamo le soluzioni giudiziarie che hanno il solo risultato di intimidire chi questo mestiere lo fa ancora per difendere la democrazia. Non entriamo nel merito della sentenza, ma ci limitiamo a far rilevare che in Italia i politici ladroni, gli assassini efferati, i truffatori, gli stupratori e i più malfamati dei farabutti restano a piede libero, invece i giornalisti si mandano in galera. E' un segnale pericoloso. La legge va cambiata ed alla svelta.  

Sviluppo regionale. Ufita, Miscano e Fortore ultimi, colpa di chi?

valle_miscano7_185x115Val Miscano (AV) - Sul sito della Regione Campania è stato pubblicato un sondaggio per verificare il grado di conoscenza dei cittadini e degli amministraotori dei "Fondi Strutturali Europei". Si tratta dei fondi di convergenza finalizzati alle aree depresse. Le relazioni allegate al piano di sviluppo 2007-2013 sono inesorabili. L'area nord della provincia di Avellino, per intenderci quella aldilà di Ariano che si estende verso la provincia di Benevento, è considerata a "forte ritardo di sviluppo". Per avere un'idea basta guardare la tabella grafica allegata

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APPLICAZIONE LINEE GUIDA GOVERNO MONTI. A MONTECALVO IRPINO GIA' FATTO!

CORCETTO_MARIO_185X115Pulizia, risanamento, moralizzazione, rinuncia agli emolumenti, lotta all'evasione, razionalizzazione delle risorse, attenzione ai giovani . Sono questi gli intenti programmatici del governo Monti. E Montecalvo, nel suo piccolo, per una volta può dire: "Già fatto"!. Già fatta la pulizia con la segnalazione alla Magistratura di tanti presunti comportamenti scorretti. Ora è compito di quest'ultima accertare eventuali responsabilità. Già avviato il risanamento delle disastrate casse comunali attraverso un'azione coraggiosa che ha preso le mosse dalla dichiarazione di dissesto. Operazione fortemente criticata, sulla

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Perché una generazione ha fallito e deve andare a casa

angelo_corvino_150x150La terza rivoluzione industriale ha segnato, sia economicamente che culturalmente, l'ultimo mezzo secolo. La si fa risalire all'incirca al 1972 quando fu introdotto per la prima volta il microprocessore, per intenderci quell'aggeggio piccolo, piccolo che vi permette di leggere questo articolo. Lo ritroviamo in quasi tutti gli apparecchi elettronici evoluti che adoperiamo. Gestisce l'ABS della nostra auto, è nel nostro telefonino, ce ne sono diversi che smistano le chiamate telefoniche, sta nel vostro computer, addirittura molti frigoriferi ce l'hanno, come pure il distributore automatico che vi versa il caffè oppure il televisore nuovo che avete in cucina, oppure il bancomat dove prelevate.

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BERLUSCONI E L'ITALIA GETTATA NEL FIUME CON UNA PIETRA LEGATA AL COLLO

silvio-berlusconi-4-185x115Quando cadde l'ultimo Governo di Romano Prodi mi trovavo a Buenos Aires. Appena sentita la notizia alla televisione argentina, mi precipitai in strada a comprare i giornali. La mia curiosità era quella di sapere cosa stesse succedendo in Italia ma anche cercare di capire come vedevano la politica italiana dal Paese sudamericano. Ad un chiosco, dalle parti della piazza principale, comprai i giornali. Mi colpì un commento sul Clarìn, uno dei principali quotidiani di centrodestra del Paese, a firma di Claudio Mario Aliscioni. Il pezzo s'intitolava: "Contraddizioni". Con curiosità sempre crescente lessi il breve commento...

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Regione. Funziona la sinergia con il Governo. Aumentano IRAP E IRPEF

angelo_corvino_150x150Aldilà della facile ironia, era chiaro già prima della campagna elettorale che ci si trovava difronte ad una crisi di sistema. Al sud gli enti pubblici scoppiano di dipendenti ed i servizi ai cittadini, e sul territorio, diminuiscono progressivamente di qualità e quantità. Il sistema, adottato negli ultimi 20 anni, non era e non è sostenibile.

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Avviso ai Naviganti. I post dei commenti sono anonimi ma rintracciabili

angelo_corvino_185x115Noto che nei post di commento agli articoli si sta intrufolando in modo latente il metodo subdolo dell'insinuazione calunniosa. A tal proposito in  redazione abbiamo ricevuto alcune lamentele. Ricordo ai commentatori che la modalità del commento anonimo è stata adottata per cercare di aumentare il dibattito e la dialettica, che non sono mai troppi quando si riferiscono alle idee, non certo per permettere impunemente a qualcuno di approfittarne per calunniare vigliaccamente le istituzioni o i tecnici, magari con il fine, neanche tanto recondito, di screditare una parte politica. Sempre per correttezza, anche nei confronti di chi corretto non si dimostra,

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Nuovo presidente, problemi antichi

angelo_corvino_150x150Auguri ed in bocca al lupo a Stefano Caldoro. Alla fine di una campagna elettorale che ha mantenuto toni civili il candidato del centrodestra ha avuto la meglio sull'avversario Vincenzo De Luca. I cittadini della Campania hanno deciso di cambiare parzialmente la coalizione di Governo. Adesso spetta al nuovo Governatore garantire gli elettori che hanno chiesto il cambiamento, anche se restano le contraddizioni di fondo dovute all'alleanza con esponenti, oggi dell'UDC, saltati all'ultimo momento dall'altra parte dopo che per 5 anni hanno sostenuto il Governatore uscente. Chi ha vinto? Il rinnovamento o la restaurazione? La politica del fare o quella del clientelismo? Sarà il tempo a darci una risposta.

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