- Dettagli
-
Pubblicato Lunedì, 19 Dicembre 2011 08:38
-
Scritto da Gaetana Di Zenzo
SOLOPACA (Bn) - Erano solo in due, ma avevano costituito, nel tempo, una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alle truffa. Le loro vittime? Sacerdoti ai quali si presentavano con un copione studiato nei minimi dettagli. Sfruttando l'animo caritatevole dei religiosi, bussavano alla loro porta fingendosi indigenti. In particolare, uno dei due, Massimo Canelli, 47enne di Solopaca (BN), nella realtà celibe, raccontava che la moglie e/o uno dei figli erano gravemente ammalati e necessitavano, con urgenza, di una costosa operazione di trapianto di organi. Nel frattempo, l'altro,
Leggi tutto...