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BARI - Le moto erano la sua passione. Le adorava fino a farne una ragione di vita. Oggi, come era abituato a fare da qualche anno a questa parte, era andato nel capoluogo pugliese per fare qualche giro in pista. Appena finita la sessione di prove, si è fermato, giusto il tempo di dire all'amico che lo accompagnava di non sentirsi molto bene e si è accasciato al suolo. A nulla è servito l'intervento dei soccorritori. Quando sono arrivati per Luca Zarrillo non c'è stato più nulla da fare. Pare che sia morto per un infarto fulminante. Una notizia che ha gettato nello sconforto l'intero paese.

MONTECALVO IRPINO (AV) - Nemmeno 24 ore di libertà e l'ex dipendente del Comune di Montecalvo, oggi in forza ad un Comune del beneventano, ritorna agli arresti domiciliari. Al quarantacinquenne ieri pomeriggio i militari dell'Arma dei Carabinieri hanno di nuovo notificato un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Ariano Irpino. L'uomo è accusato dalla Procura della Repubblica di Ariano Irpino di una serie di reati commessi quando era in forze al Comune di Montecalvo nell'esercizio delle sue funzioni di tecnico comunale. Si tratterebbe di alcune concessioni edilizie che avrebbe rilasciato

MONTECALVO IRPINO (AV) - Nella tarda serata di ieri un incendio di discrete dimensioni ha distrutto i pneumatici che delimitavano la pista di go-kart di contrada Fontanelle. Erano le 23 e 30 quando le forze dell'ordine ed i vigili del Fuoco sono stati allertati da alcuni cittadini che avevano visto le fiamme sulla pista. Ci sono volute più di due ore per mettere in sicurezza l'area. Non ci sono fattori che farebbero pesansare ad un incendio spontaneo. Ci si orienta verso la tesi del dolo. Le fiamme hanno interessato soltanto i pneumatici e non hanno danneggiato le strutture. Resta l'interoggativo su chi 

Montecalvo Irpino (AV) – Il Tribunale del riesame di Napoli ha rimesso in libertà l'ex geometra comunale arrestato ai domiciliari il 5 ottobre. Secondo i Magistrati del riesame non sussistono più le esigenze di custodia cautelare. Il geometra, infatti, non viene ritenuto nelle condizioni di ripetere il reato, di fuggire o di inquinare le prove, per questo viene rimesso in libertà in attesa che venga fissata l'udienza per decidere sul rinvio a giudizio. Il tecnico è accusato di aver falsificato alcuni atti comunali e di aver intascato delle somme a nome del Comune per questo era stato raggiunto da un provvediemento.